L’uomo e il cavallo, in versi e canzoni
Terra Cervo azzurro, canti ed orazioni
Icaros medicina, di mestizo defumador
sogni viaggi astrali, in var ballate Autor
sommario quartine - karaoke .mp3) /video
a | b | c | d | |
L’uomo e il cavallo, in versi e canzoni (di Orlando Ripani in Tuscia)
- Samarcanda (vecchioni)- hop hop somarello (barabani)- pastore Serafino (celentano)- cantico delle Creature (branduardi)- preghiera di Socrate a Pan- perchè dentro di m c'è tanta gioia- estasi di Davide e Francesco
Il somarello è, che la soma porta Un carretto oppur, lui l’aratro tira Con canto d’arraglio, l’avena mira E all’abbeveraggio, bello si rimira
Il mulo nasce, da for senza misura da Vulcan temprato, ha vita duratura Dalla guerra n’ebbe, un passato triste Qualche mulo oggi, pare che resiste
Buttero a cavallo, assieme le bisacce Parte prima d’alba, su sentiere tracce Pasce le sue vacche, fin l’ultimo raggio Là nell’erbe alte, và all’abbeveraggio
L’uomo e il cavallo fanno alleanza Nel caldo nel freddo, dura costanza Col suo nitrito ch’è da maremmano Quel cavallo chiamato, è Rabicano
Carrozza o corriera, o transumanza Fantin quan galoppa, sprona il cavallo Scuote forte il morso, arriva traguardo Con quel cavallo, chiamato ora Baiardo
Ippogrifo cavallo alato, a terra ritornato L’uomo nella vita, ha tosto accompagnato Per le strade aspre, lo mont’ammaestrato Poi nello staccione, puledro l’ha domato
Samarcanda(Roberto Vecchioni)
C'era una grande festa nella capitale perché la guerra era finita. I soldati erano tornati tutti a casa e avevano gettato le divise. Per la strada si ballava e si beveva vino, i musicanti suonavano senza interruzione. Era primavera e le donne potevano, dopo tanti anni,riabbracciare i loro uomini. All'alba furono spenti i falò e fu proprio allora che tra la folla, per un momento, a un soldato par di vedere una donna vestita di nero che lo guardava con occhi cattivi.
Ridere ridere ridere ancora ora la guerra paura non fa, brucian le divise dentro il fuoco la sera, brucia nella gola vino a sazietà musica di tamburelli fino all'aurora il soldato che tutta la notte ballò vide tra la folla quella nera Signora vide che cercava lui e si spaventò.
"Salvami, salvami grande sovrano fammi fuggire, fuggire di qua alla parata lei mi stava vicino e mi guardava con malignità" "Dategli, dategli un animale, figlio del lampo, degno di un re presto, più presto perché possa scappare dategli la bestia più veloce che c'è". "Corri cavallo, corri ti prego fino a Samarcanda io ti guiderò non ti fermare, vola ti prego corri come il vento che mi salverò... oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh".
Fiumi poi campi poi l'alba era viola, bianche le torri che infine toccò, ma c'era tra la folla quella nera Signora e stanco di fuggire la sua testa chinò "Eri tra la gente nella capitale so che mi guardavi con malignità son scappato in mezzo ai grilli e alle cicale son scappato via ma ti ritrovo qua!"
"Sbagli, ti inganni, ti sbagli soldato io non ti guardavo con malignità, era solamente uno sguardo stupito, cosa ci facevi l'altro ieri là? T'aspettavo qui per oggi a Samarcanda eri lontanissimo due giorni fa, ho temuto che per aspettar la banda non facessi in tempo ad arrivare qua".
Non è poi così lontano Samarcanda, corri cavallo, corri di là... ho cantato insieme a te tutta la notte corri come il vento che ci arriverà. "Oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh".
(Barabani, Ghinazzi e Riverberi)
Lento lento sulla strada di Gerusalemme, sulla sella di un somaro, viene l'uomo di Betlemme. E' un gran santo, un mendicante, un pellegrino, un gran furfante, un'artista non cantante di novelle.
Hop hop hop somarello, trotta trotta, il mondo è bello. Hop hop hop somarello, trotta trotta, tu porti l'agnello.
I miracoli li fa da se con le sue mani, ma qualcuno per tre volte lo rinnegherà domani. Questo è Pietro il pescatore, poi c'è Giuda il traditore, tutti amici finché si raccoglie gloria e onore. Ma c'è un prezzo per l'amore: tre monete d'oro. No, no, no.
Hop hop hop somarello, trotta trotta, il mondo è bello, hop hop hop somarello.
Sulla piazza l'han portato al giudizio di Pilato, chi sarà questo pezzente, questo uomo è innocente. Per Barabba hanno votato ed il Cristo han condannato, ed il sangue suo ricada sulla nostra gente. Costui parla della pace: muoia sulla croce.
Hop hop hop somarello, trotta trotta, il mondo è bello, hop hop hop somarello, trotta trotta, il mondo è bello, hop hop hop somarello, trotta trotta, il mondo è bello.
Tupac Amaru, figlio del Dio Serpente Fatto con la neve dell’Alquantay, la tua ombra arriva a noi come l’ombradel dio montagna, senza limite estremo all’orizzonte lo metteranno al centro della piazza, enorme, bocca in alto a gridar senz’occhi il suo infinito. Cavalli tireran ai quattro venti, alla romana. E sapranno ammazzarlo? Non potranno. pastore Serafino(Adriano Celentano) Perchè continuano a costruire, le case e non lasciano l'erba, non lasciano l'erba, non lasciano l'erba, non lasciano l'erba. Eh no! se andiamo avanti così, chissà come si farà! chissà!
E così la seconda storia che vi voglio raccontare, è quella del pastore Serafino! al mondo antico, chiuso nel suo cuore, la gente del duemila ormai non crede più! Con le pecore e un cane fedele, tre amici sempre pronti, nei pascoli sui monti, a una spanna dal regno dei cieli vivea felice così
coro: oh Serafino... difendi, difendi la tua libertà! la libertà!
quel giovane pastore piaceva alle ragazze perchè negli occhi aveva avventura! E quando prese in pugno la fortuna e un gruzzolo di soldi per caso ereditò.
si fece una grande festa da fare girar la testa! scoppiarono i mortaretti, si fecero dei banchetti! Per tutti ci fu un sorriso, che giorni di paradiso per il pastore ricco Serafino! regalò qualche cosa agli amici, che gioia nel paese per quelle pazza spese. Uno scialle, una radio, un coltello e una macchina rossa per se!
coro: oh Serafino... le donne, le donne ti dicono di sì. Beato te! "tiero, tiero, tiero, tiero, tierà, tierà, tierà". Lui spinge la macchina che in un burrone vae scoppierà! dopo i giorni dell'allegria, amaro resta il vino... si trova in tribunale Serafino! I suoi nemici per prendere i suoi soldi lo fan passar per matto, e lui che fa! Si riprende le pecore e il cane, gli amici sempre pronti e torna là sui monti, nella casa più grande del mondo che soffitto e pareti non ha! coro:oh Serafino, difendi la tua libertà! la libertà! voce: ti voglio bene pastore Serafino! Un uomo con il cuore da bambino! coro: e libero come aria purissima del mattino per vivere là sui monti, ritorna Serafino!
cantico delle Creature(Angelo Branduardi che canta le Laude di Francesco)
A Te solo Buon Signore si confanno gloria e onore a Te ogni laude et benedizione[2] a Te solo si confanno che l'altissimo Tu sei e null'omo degno Te mentovare.
Si laudato Mio Signore con le Tue creature specialmente Frate Sole e la sua luce. Tu ci illumini di lui che bellezza e splendore di Te Altissimo Signore porta il segno.
Si laudato Mio Signore per sorelle Luna e Stelle che in cielo le hai formate chiare e belle.
Si laudato per Frate Vento Aria, nuvole e maltempo che alle Tue creature dan sostentamento.
Si laudato Mio Signore per sorella nostra Acqua ella è casta, molto utile e preziosa.
Si laudato per Frate Foco che ci illumina la notte ed è bello, giocondo e robusto e forte.
Si laudato Mio Signore per la nostra Madre Terra ella è che ci sostenta e ci governa
Si laudato Mio Signore vari frutti lei produce molti fiori coloriti e verde l'erba.
Si laudato per coloro che perdonano per il Tuo amore sopportando infermità e tribolazione e beati sian coloro che cammineranno in pace che da te Buon Signore avran corona.
Si laudato Mio Signore per la Morte corporale ch’è da lei nessun che vive può scappare e beati saran quelli nella Tua volontà che Sorella Morte non gli farà male.
(nel Fedro di Platone, Socrate canta a Fauno, per aver svelata la bellezza di Sophia. “La poesia è preghiera, nutre lo spirito, e spesso, è ascoltata e presa sul serio da Pan” Mattia da Bassiano)
Socrate in preghiera, rivolge al divin Pan Esalta l’intermedia, funzione, del dio Eros Forza prorompente, di Afrodite serpentina Che armonia c’accorda, bellezza di Sophia
O caro dio Pan e voi altri divinità dei luoghi che qui dimorate accordatemi la bellezza interiore. Possano le cose esterne ch’io possiedo convivere in amicizia con le interne.
Fatemi partecipare alla ricchezza del saggio. E che la fortuna materiale e il patrimonio spirituale mi arridano nella misura giusta e necessaria.
Fauno Signor sei tu mio Pastor (canto cattolico sincretico) rit. Fauno Signor sei tu il mio pastor nulla mi può mancar nei tuoi pascoli.
Tra l’erbe verdeggianti mi guidi a riposar a l’aque tue tranquille mi fai tu dissetar. rit Se in valle tutta oscura io camminar dovrò Vicino a te Signor più nulla temerò. rit. M’è la tua verga guida, vincastro è tuo voler conforto tra le asprezze del lungo mio sentier. rit. Per me hai preparato il pane tuo immortal e il calice m’hai colmo di vino celestial. rit. La luce e la tua grazia mi guideranno ognor a te m’introdurranno sempre mio Signor.
perchè dentro di me c'è tanta gioia Quando cammino per il mondo Il Signor Pan cammina avanti a me Lo riconosco tra la gente D’ogni razza e nazionalità.
A volte, però, mi fermo Perchè la strada è faticosa, Allora anche lui si siede laggiù E m’aspetta sorridente.
Quando cammino per il mondo Il Signor Pan cammina avanti a me E per le strade della vita Grido a tutti la mia felicità. Alleluja!
Perché, Dentro di me c’è tanta gioia? Perché, Tutte le cose intorno cantano? Perché ?? Oggi nel cuore ho tanta gioia E voglio amare il mondo inter In ogni volto vedo un amico Tutta la gente sorride a me.
Oggi ho capito cos’è la vita È un’avventura meravigliosa Perchè ho scoperto da Te Cos’è l’amor.
Solchi dorati sono le strade Che mi conducono vicino a Te Vorrei gridare a tutti quanti L’immensa gioia che hai dato a me.
Estasi di Re David e Francesco Quello che io vivo non mi basta più Tutto quel che avevo non mi serve più Io cercherò quello che davvero vale
Francesco, vai, ripara la mia casa! Francesco, vai, non vedi ch’è in rovina? Non temere: io sarò con te ovunque andrai Francesco, vai! .......... Francesco, vai!
Nel buio e nel silenzio ti ho cercato, Dea Dal fondo della notte ho alzato il grido mio E griderò finchè non avrò risposta Per conoscere la tua volontà.
Quel che avevo l’ho donato a Te Ti seguirò nella gioia e nel dolore E della vita mia una lode a Te farò.
Quello che cercavo l’ho trovato qui Ma ho riscoperto nel mio dirti si La libertà di essere figlio di Gaia Fratello e sposo di Madonna Povertà.
Con il mio canto, dolce Signore Voglio danzare questa mia gioia Voglio destare tutte le cose Voglio riempire lunghi silenzi Voglio abitare sguardi di pace Un mondo nuovo voglio cantare.
Rit.: Tu sei per me come un canto d’amore Resta con noi fino al nuovo mattino.
Con il mio canto, dolce Signore Voglio plasmare gesti d’amore Voglio arrivare oltre la morte La tua speranza voglio cantare.
Con il mio canto, dolce Signore Voglio gettare semi di luce Voglio sognare cose mai viste La tua bellezza voglio cantare. Rit.
Se tu mi ascolti, dolce Signore Questo mio canto sarà una vita E sarà bello viverlo insieme Finchè la vita un canto sarà. Rit.
[1] rosa e fiore sono tra i nomi più ricorrenti per l’hikuri, altre espressioni metaforiche sono: Rosa rugiadosa, Fiore che canta, Fiore luminoso, Tenera pannocchia di Mais, Muwièri di Tatewarì (Nostro-Nonno, dio fuoco). Nelle aride steppe di Wirikòta, vortici e mulinelli d’aria sono frequenti. I Muwièri, attributi essenziali degli sciamani che li usano nelle più svariate circostanze per il contatto col soprannaturale, sono bastoncini di legno lunghi 30-40 cm alle cui estremità superiore son legate penne falconiformi dove è scritta la storia dei Wiràrika) [2] Angelo Branduardi: "Le Laude son composizioni poetiche e musicali che mettono in scena, a più livelli, suggestioni e miti nell’armonia delle forme danzate. Riscoperte nell'Umbria di Francesco da nuovi bardi itineranti, allorquando il sentimento religioso ritrovò i mondi di natura accanto e dentro l'uomo".
|
Terra Cervo azzurro, canti ed orazioni (a Leo Mercado, Marino Benzi, Diana, 3 luglio 2001)
- Om Sai Ram
Sono il Cervo dell’Oriente Sono il Jìkuri verde. Accanto alla montagna del sole Sotto l’albero fiorito Il mio cuore è felice, Il più felice Sotto l’albero fiorito
Sono il Cervo dell’Oriente Sono il Jìkuri verde.
Mi alzo all’alba Per salutare il Sole M’inginocchio all’alba Per cogliere il Sole A tutti offro il mio canto Chi per primo s’alzerà a cantarlo? Chi lo canterà per primo?
Già tu non poi vedermi Non sai dov’io vada E qui mi perdi Sono il Cervo dell’Oriente Sono il Jìkuri verde.
Wirikòta Wirikòta Dove le Rose nascono Dove le Rose sbocciano Ghirlande di Fiori Turbini di Vento Wirikòta
Là ai piedi di Lehùnar Respirano le Rose Soffio divino Rugiada
Dal cuore del Jìkuri La nebbia sale Azzurro Cervo sale La pioggia scende Azzurro Cervo scende
Germoglia il Mais La Rosa sboccia E canta la Rosa: Io sono il Cervo E canta il Cervo: Io sono la Rosa
A Wirikòta si ode il canto Cantano i Nostri-Padri, le Nostre-Madri, i Monti, le Colline cantano e cantano i Fiori
solo là a Wirikòta si ode il canto della vita solo a Wirikòta, solo là si ode.
I sentieri dei Fiori I sentieri delle Rose Per Wirikòta passano Per Wirikòta passano
Nel bianco Oriente Dove tu vivi Figlio di Tatèi Werìka Huimàri [3] Io sono venuto a cercarti, Sono venuto a cercare la vita Sono venuto a cercare più vita
Perdonami se non sono puro Come tu vorresti Perdona tutte le mie colpe Perché qui a Wirikòta venni In cerca di te In cerca del tuo volto fiorito Per meritare la vita Per meritare più vita
Ascolta la vice del Jìkuri Porgi l’orecchio alla sua musica porgi l’orecchio al suo canto
fa ciò che ti dice il Fiore che sta nel Centro imita il Fiore che sta nel Centro.
Earth Teach Me to Remember E Tu, Madre Terra, l'unica Madre, Tu mostri misericordia ai Tuoi bambini! Ascoltami, quattro quarti del mondo – un parente Io sono! Dammi la forza per camminar la molle terra un parente a tutto ciò che è! Dammi gli occhi per vedere e forza per capire che io posso essere come Te. Col Tuo potere solamente Io posso affrontare i venti.
Terra Insegnami a Ricordare Terra insegnami la calma come le erbe sono ancora di luce. Terra insegnami la sofferenza come le vecchie pietre soffrono per la memoria Terra insegnami l’umiltà come i fiori sono umili quando cominciano. Terra insegnami ad aver cura come la madre che si prende cura del figlio. Terra insegnami il coraggio come l'albero che sta in piedi da solo. Terra insegnami la limitazione come la formica che striscia sulla terra. Terra insegnami la libertà come l'aquila che vola in alto nel cielo. Terra insegnami la dimissione rassegnazion come le foglie che muoiono in autunno.
in aramaico su lastra di marmo, Monte degli Ulivi, Gerusalemme)
Padre-Madre, soffio di Vita, Fonte di suoni, Azione senza parole, Creatore del Cosmo! Fai brillare la Tua Luce dentro di noi, fra noi e intorno a noi, affinché possiamo trasformarla utilmente.
Aiutaci a seguire il nostro cammino, respirando soltanto il sentimento che emana da Te. Che il nostro Io, segua sempre il Tuo passo, affinché possiamo camminare come Re e Regine assieme a tutte le altre creature.
Che il Tuo ed il nostro desiderio siano all’unisono in tutta la Luce, in tutte le forme, in ogni esistenza individuale, come in tutte le comunità.
Facci sentire l'anima della Terra dentro di noi, affinché possiamo sentire la Sapienza nel tutto Non permettere che le superficialità e le apparenze delle cose ci illudano, e liberaci da ciò che può impedire la nostra crescita spirituale.
(Alejandro Romualdo) Terra insegnami la rigenerazione come il seme che sorge in primavera. Terra insegnami a dimenticarmi (abnegazione) come la neve disciolta dimentica la sua vita. Terra insegnami a ricordare la gentilezza come campi asciutti che piangon nella pioggia.
viracochan apacochan titu toti uiracochan hualpa huana Uiracochan topapo achupo viracochan runa yachachuchum Huarmay acha chuchum mirachum llacta pacha casilla qyuispilla cachum camascayqui tagua caycha yatalli ymay pachacamac haycay pachacamac.
Grande demiurgo che fabbrichi meraviglie, cose mai viste da uomo, cordioso dei miserabili, che senza misura si moltiplichino i popoli, che ci siano creature e terre e che gli uomini ai quali hai dato di essere, stiano nella tua mano. Per secoli senza fine, oppure, oltre la fine dei secoli
Tua è la voce che odo nel vento Tuo è l'alito che da' vita a tutto il mondo Io sono piccolo e debole, la tua forza e saggezza mi sostengano
Fammi camminare nel bello I miei occhi vedano tramonti color porpora Fammi rispettar le cose che hai creato fammi orecchie acute a sentir la tua voce sapienza a comprender i tuoi insegnamenti Fammi conoscere i segreti che hai nascosto nell'erba e nella roccia Dammi forza, non per superare mio fratello ma per combattere me stesso.
Fammi esser sempre pronto a venir da te con mani pure e occhi giusti, cosi' quando la mia vita sfumerà come sole al tramonto il mio spirito giungere a te senza vergogna
Pachamama Pachamama Pachamama a Virgem Mãe Wirikuta Wirikuta Wirikuta Grande Espirito Wirikuta Wirikuta Wirikuta Grande Espirito Pachamama Pachamama Pachamama a Virgem Mãe Dattaiti dattaiti Dattaiti Grande Espirito Dattaiti dattaiti Dattaiti Grande Espirito Pachamama Pachamama Pachamama a Virgem Mãe Wirikuta Wirikuta Wirikuta Grande Espirito Wirikuta Wirikuta Wirikuta Grande Espirito Pachamama Pachamama Pachamama a Virgem Mãe Dattaiti dattaiti Dattaiti Grande Espirito Dattaiti dattaiti Dattaiti Grande Espirito. Pachamcama casillacta quispillacta capac ynga huahuay quicta marcari atalli. oh Terra Madre, l’inka, tuo figlio, tienilo alto su di Te, pacifico.
(omaggio di Emilia a Fukuoka e ai popoli boscimani) Un orto si può fare, in tanti modi vari Qualcosa da mangiare, infine si raccoglie Rispetta e riconosci, l’eterna vita al suolo Come organo vivente, chiede vita in coro
Bancali a sol levante, o forma di spirale, imitan Dna, e lavor con la natura, prende vita l’orto, senza forzature, prende la sua forma, in realtà si fa da sé.
Ci usa tutti quanti, allievi e servitori, nostre forze ed occhi, e la paglia di altri campi, ad emergere dal suolo, e lasciarsi seminare, trapiantar irrigare, e infine ri-ammirare.
Tali orti nasceranno, da irripetibi istanti, di armonia col tutto, lui vi rapisce in zen, lui osserva Te, come uccello in volo, e sempre interagendo, crea coincidenze al tempo..
- Augurio di Mer Baba ai suoi innamorati: Attendi fiducioso ai Tuoi dover mondani, aiuta servi gli altri nei modi a te congeniali, ma tiene sempre in un angolo della mente che tutto questo è di Baba. Quando Ti senti felice pensa: Baba lo vuole Quando soffri, pensa: Baba vuol che soffra Sii arrendevole con ogni situazione e pensa Baba mi ha messo in questa situazione Chi prende il mio nom nel suo ultimo respir vien a me, comincia sin da ora.. prendi il mio nome anche una volta al dì, si che Tu non dimenticherai di ricordarmi nel momento della morte
(a Shirdi Sai Baba, San Francesco d’India) (108 ripetizioni fanno una ghirlanda)
Om Sai, namoh namaha Sri Sai, namoh namaha Jay Jay Sai, namoh namaha Sad Guru Sai, namoh namaha.
Dio Pan di spighe indori I nostri terreni ubertosi, Mentre le vigne decori Di grappoli gustosi Rit. Salga da questa mesa l’offerta a te gradita Dona il pane di vita e il sangue salutare
Nel nome del Divino uniti, Il calice e il pane t’offriamo Per i tuoi doni largiti Te Pan ringraziamo. Rit. Noi siamo il divin frumento E i tralci della divina vite Dal tuo celeste alimento Son l’anime nutrite. Rit. La buona terra offrì Dorate spighe di grano Che sull’altar diventeranno Corpo divino, cibo di salvezza. Rit. La buona vite offrì Gustosi frutti maturi che nel calice diventeranno sangue divino, bevanda di salvezza. Rit.
Pan e vino trasformi nell’Io Sono Nella terra baciata dal sole Lavorata dall’umanità Nasce il grano ed un pezzo di pane che l’Io Sono sull’altare si fà.
Nelle vigne bagnate di pioggia Dal sudore dell’umanità Nasce l’uva ed un sorso di vino che l’Io Sono sull’altare si fà.
Con la vita di tutta la gente Noi l’offriamo a Te, Padre Signore di Pan Il dolore e la gioia del mondo Tu raccogli e trasformi nell’Io Sono.
il chicco di frumento Rit.: Se il chicco di frumento Non cade nella terra e non muore, rimane da sol, Se muore crescerà. Troverà la sua vita, Chi la perde per me. Viene la primavera, l’inverno se ne va. Rit. Come il tralcio che piange, anche tu fiorirai. Viene la primavera, l’inverno se ne va. Rit.
inno di fondazione mitica inca Sumak Nusta bella principessa (nube) Turallayquin è tuo fratello che Puynuyquita tuo piccolo cantaro (vaso-vulva) Paquirkayan manda in pezzi. Inamantan è così negli spazi Kunùnùntak esplodono i tuoni Illapantak: si incrociano i fulmini: Kanri Nusta ma tu comandi alle pioggie Unuyquita e fai clare Paramunqui una dolce colluvie. Nayninpiri altre volte dalla tua mano Chicchimunqui grandine e gelo Ritimunqui. Neve rovente. Pacha rurrak saggio il fabbricatore (fratello) Pacha camak Pacha camak Uiracocha Uiracocha Signore Assoluto. Cay inapak per questo alto fine Churasunqui ti ha messoin trono Camasunqui nel palazzo del Cielo.
nenia Quechua Caylla Ilapi al mio cantare Punùnqui ti addormenterai Chaupituta a mezza notte Samusac. Io verrò.
|
Icaros medicina, di mestizo defumador (a dom Romulo e dom Pedro di Iquitos, curandero mestizo)
Jurema chegou (yatra)
Milton Erikson: la mia voce ti guiderà ... guardando verso la tua destra scopri un enorme quercia, albero robusto, con le radici salde, addentrate nel terreno, ti fa piacere guardare quest'albero forte... reso forte dalle intemperie... con i rami protesi orizzontalmente verso il cielo, ricchi di foglie... ti comunica qualcosa ... vuoi capire che cosa ... lo guardi molto attentamente con gli occhi socchiusi...bevi le sensazioni che quest'albero riesce a comunicarti... la natura ci comunica sempre qualcosa... man mano che ti avvicini ad esso... senti che ti comunica sicurezza... sicurezza che si incide nella parte più profonda della tua mente... finché lo raggiungi... appena lo hai raggiunto... poni la tua mano destra a contatto con la corteccia di quest'albero... appena lo hai fatto... cominci a sentire vibrazioni potenti che dalla corteccia passano alla tua mano... al tuo braccio... al tuo corpo... cellula dopo cellula...
don Pedro di Iquitos, curandero mestizo)
ha na na nai................. ha na na nai...............roi ta na na nai.................. ta na na nai................roi Espiritista murayari........ espiritista murayari............ sinchi sinchi............... doctorsituy................ni
Arnulfo Achi de feregros sinchi sinchi........................ doctor situy........................ni Curanchiriri cuerpituuy ni.......ni.......ni..........ni............ ha...na.......na.........na........... ta.....na.......na.........noi...........roi cargadito ade (sta venedo a portare molte cose) llegar..... el legitimo (lui è il genuino) Mediguito (il dolce dottore) Nunca Nunca ya (mai più) ande poder a quebrantar mis (il potere di cura degli icaros non può esser rotto) Icaros........ Icaros......... Icaros
(icaro usato per chiamare il Dottore)
Introdúceme en tu cuerpo desde allí yo te hablaré. Introdúceme en tu mente, desde allí te alumbraré. Introdúceme en tu corazón, desde allí te daré calor..
Oirás mi voz de serpiente deslizarse en tu oído. Verás mi luz sin verla a través de los sentidos y mi calor te seguirá más allá del frío frío Y seré parte de ti, tierra lanzada al infinito...
Mi voz te susurrará cosas que crees no saber. Dentro de ti vas a encontrar la respuesta a tu ser Ocho (8), doble círculo fecundo dos serpientes enroscadas, te hablan sin decir... que te dicen sin hablar...
Soy la energía en ti dormida, despiértame ya. Quiero ascender, reptar de una vez, cruzar el cero (0) ya, cerrar el círculo aquel, donde la flor duerme en la cruz... Cuando el azul llegue a tu cara y la luna a tu cabeza, a su encuentro yo iré, serpiente roja, desde la base, a fundirme con el sol... Y mi voz te guiará a través del agua con el color del amor...
Dentro la cueva nasidito dentro la cava lui è nato Sobre la pena eresidito sotto la roccia è cresciuto De piedra blanca tu cashimbito sta la pipa di tabacco
De tomay penda bevendo e tenendo tu tabaquito il tuo piccolo tabacco Desde las jaleas a de venir dal miele d’api lui verrà cargadito ade portando molte cose
llegar el legitimo mediquito lui è qui il dolce piccolo dottore da Chachapoyas ade venir da Chachapoyas è qui cargadito ade llegar...
su ali d’aquilaRit.: E ti rialzerà, ti solleverà su ali d’aquila ti reggerà sulla brezza dell’alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai.
Dal laccio del cacciatore ti libererà e dalla carestia che distrugge. Poi ti coprirà con le sue ali e rifugio troverai. Rit. Non devi temere i terrori della notte nè freccia che vola di giorno Mille cadranno al tuo fianco, Ma nulla ti colpirà. Rit. Perchè ai suoi angeli ha dato un comando: di preservarti in tutte le tue vie ti porteranno sulle loro mani contro la pietra non inciamperai. Rit.
(cuore dell’evangelo cristiano) Rit. L’amicizia vuol dire chiamarsi fratelli, guardare nella stessa direzione. l ’amicizia sincera è un grande dono Il più raro che c’è. (bis) Rit.
Nasce con un pugno dato per antipatia Nasce al capezzale di un grave malattia Nasce al bar o sotto il fuoco dell’artiglieria. Ti darà coraggio quando il corpo non ne ha E una famiglia che il tuo sangue non ti dà.
Rit. Ascolta la canzone e canta con noi.
Se cerchi la pace la luce la gioia, vieni qui Se cerchi la strada, la fede, l’amore, vieni qui. Se cerchi fratelli, vieni qui. Rit.
Vieni fratello mio, in questa casa, È la tua casa, È la casa del pane, Noi ti daremo il pane, Noi ti daremo amore, Noi ti daremo gioia, Per la tua vita nuova.
Andate per le strade di tutto il mondo chiamate i miei amici per far festa c’è un posto per ciascuo alla mia mensa.
Nel vostro cammino annunciate l’Evangelo dicendo: “è vicino il regno dei cieli”. Guarite i malati, mondate i lebbrosi Rendete la vita a chi l’ha perduta.
Con voi non prendete nè oro nè argento Perchè l’operaio ha diritto al cibo suo.
Entrando in una casa donatele pace se c’è chi vi rifiuta e non accetta il dono la pace torna a voi e uscite dalla casa Scuotendo la polvere dai vostri calzari.
come agnelli andate mezzo di fra i lupi siate poi avveduti come son serpenti ma liberi e Afroditi, come sue colombe Dovrete sopportare prigioni e tribunali.
Se hanno odiato me odieranno anche voi ma voi non temete soli non vi lascio!
Defumação (^su)a) defuma, defumador; b) defuma esta casa; c) defuma com as ervas da jurema (umbandaime) a) Defuma, defumador Esta casa do nosso senhor. Leva pras ondas do mar O mal que aqui possa estar. b) Defuma esta casa Bem defumada Com a cruz de deus Ela vai ser rezada Eu sou rezador
Sou filho de umbanda Com a cruz de deus Todo mal se abranda. c) Defuma com as ervas da jurema Defuma com arruda e guinè Alecrim, Benjoim e alfazema Vamos defumar filhos de fè.
(canto cattolico pentecostale - di ogni scuola)
Samuel! Samuel! Samuel! Samuel! La mia notte non finisce mai E la luce non si spegne mai Non ti avevo conosciuto Ma sentivo la tua voce “Se dovrai soffrire in nome mio ti darò la mia parola in quel momento il mio spirito ti guida io ti porto tra le mani”.
Rit. Vieni oh Spirito, spirito di Dio Vieni oh Spirito Santo! Vieni oh Spirito, soffia, soffia su di noi Dona ai tuoi figli la vita!
Dona la luce ai nostri occhi Dona la forza ai nostri cuori Dona alle menti la sapienza Dona il tuo fuoco d’amore.
Tu sei per noi Consolatore Nella calura sei riparo Nella fatica sei riposo Nel pianto sei conforto.
Dona a tutti i tuoi fedeli Che confidano in Te I tuoi sette santi doni Dona la gioa eterna.
(inno Brasiliano - babalorixà Carlos Ologunsi)
Juremá, Linda Cabocla de Pena Rainha da Macaiá Ouve o meu Clamor.
Jurema me livra dos perigos e das maldades Ô Cabocla, tu que és Rainha da folha Nunca me deixe em falta Que o teu bodoque seja sempre certeiro Contra os que tentarem me destruir.
Jurema caminha comigo, ô Cabocla E me ajuda nesta jornada da Terra.
Jurema que a sua força, junto com vosso Pai Caboclo Tupinambá Me acompanhe hoje e sempre Em nome de Zambi, Salve a Cabocla Jurema! Parabéns para todos que cultuam essa maravilhosa entidade! Jetuá! Marrombaxeto!
Jurema chegou (^su)Foi a Jurema Quem trouxe tanta beleza Brilhando estrelas Os planetas e o luar
E o universo Se abrindo como flor Festejando este amor Que a Jurema fez brilhar
E aqui na Terra No jardim da esperança Ela è uma planta Que meu Pai mandou plantar
Sua raiz È medicina do astral Para combater o mal E o Divino habitar
Foi ela quem Cantou nas matas do sertão Unindo irmãos De varias tribos no congar.
E o caboclo Que carrega a tradição Brinca Toré là no sertão Chamando a força pra reinar
Ela è Jurema Ela è a linda flor Que Deus mandou Para brilhar no meu congar.
Quando a Jurema chegou Ela fez balançar Ela vem com Xangô Ela vem com Oxalà Dando brilho a estrela Da Rainha do Mar
Ela è Jurema de Deus E veio aqui nos curar El trouxe o amor Pra nos alimentar Ela trouxe a união Pro povo se reencontrar.
Senhora da Paz (^su)Senhora da Paz, Senhora da Paz Senhora da Paz, vem ver Os seus filhos sobre a terra Os seus filhos sobre a terra
Todos são iguais, todos são iguais Todos são iguais ao Pai Quem trabalha è uma estrela Verde azul e branca firmada no astral
Reinado do sol venha nos curar Santo Daime e Umbanda para trabalhar Jagube, Rainha, Homem, Fogo e Agua Sol, Lua, Estrela para se firmar.
Santa Barbara e Santa Luzia (^su) (Iansà Rainha dos ventos e da tempestade)
Bato palmas a minha Mãe Bato palmas com vontade Vou a calma minha Mãe De dentro da tempestade.
Com meu canto de guerriero Vou fazendo meu trabalho Neste canto eu retiro Tudo que è atrapalho.
Destes montes canto a força Deste Rei Superior Neste canto eu saudo A força do Rei Equior.
Quando eu canto esta força Deste Don Superior O meu canto toma a forma Das plantinhas do amor
Lega aqui da diretinho Sempre estado que vierà O futuro Deus planeja La onde deja està
Vou cantando nesta vida Vou cantando o amor Me valendo deste Seres Que acompanham meu Senhor.
Santa Barbara e Luzia Com amor de primozia Ja chegaram de tanta guerra Neste mundo de mentira.
Minha Santa sem teu raio Que comanda pelo espaço Vem aqui nesta sessão Para trazer o Seu abraço.
Minha Santa Tempestade Com seu cavalo de ghiaço Vem trazer a ventania Que va leve va ao espaço.
Carregado da tormenta Vou seguindo meu cansaço Mas com ajuda destes Seres Vou chegar e ai eu passo.
|
sogni viaggi astrali, in var ballate Autor il ballo del potere (battiato) voglio verderti danzare (battiato)
Io guardo nel creato in cui risplende il sole, in cui brillan le stelle, in cui ristan le pietre, vivendo crescon piante, l’animal sentendo vive. Io guardo nell’anima Che vive entro di me. Lo spirito di Pan tesse del sole nella luce e nella luce d’anima, là fuor nel vasto spazio, e nell’anima in profondo. a Te, Divino Spirito, pregando vo parlare: forza e benedizione per vita, studio e lavoro, s’accrescano entro me. (di Rudolf Steiner, fondatore della pedagogia Waldorf)
a Pan divino bimbo, Oxossi delle Foreste Multiforme Energia, Dinamica entro Gaia Spiriti enzimi, ed esplorator di coscienza Che viaggian in sogno, gioia e sofferenza
Guardo in cielo una stella brillare E mi chiedo se è nata dal mare: La sua luce si è messa a tremare La luna bianca l’ha portata con sè.
Vedo un fiore di colpo sbocciare Giù dal cielo l’è venuto a trovare Il fiore ha atteso l’arrivo del sole Ed è sbocciato al suo calore.
Per la strada sono solo ad andare Sono stanco di dover aspettare Chi ancora vedo e non sento, Non è gioia, questo dolore.
Con gli amici mi metto a cantare Maracas, tamburi e un poco di amore Come il sole, come la stella La nostra gioia nasce dal nulla. Seme d’amore sei germogliato! Felicità ci hai riportato.
(di sri Aurobindo, e K.Gibran) Ho visto i luminosi pioneri dell'Onnipotente Al confine dove il cielo si volge verso la vita Scendere la scala d'ambra della nascita I precursori della divina solitudine Venivan sul sentiero della stella del mattino Nella piccola stanza della vita mortale Li ho visti attraverso la penombra di un'età I bambini dagli occhi solitari Portatori di una meravigliosa aurora Grandi creatori dal calmo aspetto
Li ho visti, abitatori di barriere del mondo Lottatori contro il destino nato dalla paura I Messaggeri dell’inesprimibile Gli architetti dell'immortalità. Portavano la magica parola, il mistico fuoco La dionisiaca coppa della gioia Li ho visti i bambini che fanno l'uomo migliore Coloro che cantano un inno dell'anima Ho sentito l'eco dei loro passi Nei corridoi del tempo Ho visto gli alti sacerdoti Della saggezza della dolcezza Della potenza della felicità celeste Nuotatori dell’acque tempestose dell'amore Danzatori che.. Apron le porte d'oro del nuovo tempo Sono qui, camminano fra noi Per mutare le sofferenze in gioia E giustificare la luce sul volto della natura.
Se un bambino vive nella critica impara a condannare Se vive nell'ostilità impara ad aggredire Se vive nella nell'ironia impara esser timido Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole
Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia nella lealtà impara la giustizia nella disponibilità impara ad avere fede nell'approvazione amicizia impar ad accettarsi e a trovar l'amore nel mondo.
I vostri figli non sono vostri figli Sono figli e figlie della fame Che in sé stessa ha la vita. Non vengono da voi, ma attraverso di voi. Non vi appartengono, benchè viviate insieme. Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri, essi hanno i loro pensieri. Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro. Abitano case future, che non potete visitare. Cercherete di imitarli, ma non potete farli simili a voi. La vita procede e non s'attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, vostre frecce vive, sono scoccati lontano. L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende, affinchè le sue frecce, vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell'Arciere come ama il volo la freccia, così l'immobilità dell'arco. Il bambino nuovo sei tu! Libera te stesso da vecchi modi di pensare e nutri l'amore e la creatività.
Prendi un sorriso regalalo a chi non l'ha mai avuto Prendi un raggio di sole fallo volare là dove regna la notte Scopri una sorgente fa bagnare chi vive nel fango Prendi una lacrima posala sul volto di chi non ha mai pianto Prendi il coraggio mettilo nell'animo di chi non sa lottare Scopri la vita raccontala a chi non sa capirla Prendi la speranza e vivi nella sua luce Prendi la bontà e donala a chi non sa donare Scopri l'amore e fallo conoscere al mondo.
(canto universale al Tagete di tutte le epoche)
Tu scendi dalle stelle O Re del cielo, E vieni in una grotta Al freddo, al gelo. (bis)
O Bambino mio divino Io ti vedo qui a tremar, O Dio beato! Ah! Quanto ti costò, L’avermi amato! (bis)
A Te che sei del mondo Il creatore, Mancano pane e fuoco, O mio Signore! (bis)
Caro eletto pargoletto Quanto questa povertà! Più m’innamora Giacchè ti fece Amor Povero ancora. (bis)
quando i bambini fanno ooh! che meraviglia!
Capitan Harlock (^su)Capitan Harlock (TUM TUM) Capitan Harlock Capitan Harlock
Un pirata tutto nero che per casa ha solo il ciel ha cambiato in astronave il suo velier (HURRA) Il suo teschio è una bandiera che vuol dire libertà vola all'arrembaggio però un cuore grande ha (UHHH) (TATATA...) Il suo teschio è una bandiera che vuol dire libertà vola all'arrembaggio però un cuore grande ha (HURRA) (TUM TUM) Rit: Fammi provare Capitano un'avventura dove io son l'eroe che combatte accanto a te Fammi volare Capitan senza una meta tra i pianeti sconosciuti per rubare a chi ha di più Capitan Harlock.. Come un lampo è il suo pugnale che lui lancia contro il mal ma è un uomo generoso come il mar Nel suo occhio c'è l'azzurro nel suo braccio acciaio c'è nero è suo mantello mentre il cuore bianco è (HURRA) TUM TUM) Capitan Harlock – (TUM TUM) Capitan Harlock Rit: Fammi provare Capitano... (TATA...)
Nel suo occhio c'è l'azzurro nel suo braccio acciaio c'è nero è il suo mantello mentre il cuore bianco è Capitan Harlock - (TUM TUM) Capitan Harlock Rit: Fammi provare Capitano...
(Franco Battiato, bis)
Ti muovi sulla destra poi sulla sinistra resti immobile sul centro provi a fare un giro su te stesso, un giro su te stesso. You miss me and I miss you
Fingi di riandare avanti con un salto, poi a sinistra con la finta che stai andando a destra, che stai andando a destra. You miss me and I miss you
Poi si aggiungono i pensieri con un movimento indipendente dalla testa, dalle gambe con un movimento dissociato dalla testa, dalle gambe.
I Pigmei dell'Africa, si siedono per terra, con un rito di socialità, tranquilli fumano l'erba.
The circle symbolizes T'ai Chi which is formless and above duality. Here it is manifesting itself as the progenitor of the universe. It is divided into yin (the dark) and yang (the light) which signify the negative and positive poles. Pairs of opposites, passive and active, female and male, moon and sun.
(Il cerchio simbolizza T'ai chi che è informe e al di sopra di ogni dualità. Qui esso manifesta se stesso, come il progenitore dell'universo. E' diviso tra Yin (il buio) e Yang (la luce) che significa polo negativo e polo positivo. Coppie di opposti, passivo e attivo, femmina e maschio, luna e sole).
Gli aborigeni d'Australia si stendono sulla terra, con un rito di fertilità vi lasciano il loro sperma.
voglio vederti danzare (^su)(Franco Battiato)
Voglio vederti danzare come le zingare del deserto con candelabri in testa o come le balinesi nei giorni di festa.
Voglio vederti danzare come i Dervisches Tourners che girano sulle spine dorsali o al suono di cavigliere del Katakali.
E gira tutt'intorno la stanza mentre si danza, danza e gira tutt'intorno la stanza mentre si danza.
E Radio Tirana trasmette musiche balcaniche, mentre danzatori bulgari a piedi nudi sui braceri ardenti.
Nell'Irlanda del nord nelle balere estive coppie di anziani che ballano al ritmo di sette ottavi.
Gira tutt'intorno la stanza mentre si danza, danza. E gira tutt'intorno la stanza mentre si danza.
Nei ritmi ossessivi la chiave dei riti tribali regni di sciamani e suonatori zingari ribelli.
Nella Bassa Padana nelle balere estive coppie di anziani che ballano vecchi Valzer Viennesi.
(Franco Battiato) Parlami dell'esistenza di mondi lontanissimi di civiltà sepolte di continenti alla deriva Parlami dell'amore che si fà in mezzo a gli uomini di viaggiatori anomali in territori mistici... di più Seguimmo per istinto le scie delle comete come avanguardie di un altro sistema solare
ritornello.: No Time, No Space another Race of vibrations the Sea of the Simulation keep your feelings in memories I love you especially tonight
Controllori di volo pronti per il decollo Telescopi giganti per seguire le stelle navigare... navigare... nello spazio... nello spazio... di più Seguimmo per istinto le scie delle comete come avanguardie di un altro sistema solare
rit. No Time, No Space another Race of vibrations... (STACCO) keep your feelings in memories I love you especially tonight (FINE) especially tonight (FINE)
Ryù ragazzo delle caverne (^su) Un milione di anni fa, o forse due c'era chi parlava al vento ed alle stelle Era Ryu ragazzo che nel cuore aveva favole, favole per chi le saprà sognare. Fantasie lontane di un mondo antico la poesia che torna dopo il passato storie che noi viviamo che viviamo tutti con Ryu, Ryu! (bis)
II – Un mondo ostile che a tutti quanti paura fa solo ragazzo va e' Ryu', grande Ryu' (bis)
Ryu' va, Ryu' va, ragazzo senza eta' col cuore in gola va che presto finira'
non aver paura mai corri corri e vai che laggiu' risplende il sole per Ryu' Ryu' il grande Ryu' (bis)
(canto devozionale e passi di Mahatma Gandhi)
Ogni uomo semplice Porta in cuore un sogno Con amore ed umiltà Potrà costruirlo.
Se con fede tu saprai Vivere umilmente Più felice tu sarai Anche senza niente.
Se vorrai ogni giorno Con il tuo suore Una pietra dopo l’altra In alto arriverai.
Nella vita semplice Troverai la strada Che la calma donerà Al tuo cuore puro.
E le gioie semplici Sono le più belle Sono quelle che alla fine sono le più grandi.
Dai e dai ogni giorno Con il tuo sudore Una pietra dopo l’altra In alto arriverai. |